Gestione dei Titoli Abilitativi Edilizi 
Comune, territorio, urbanistica e servizi al cittadino

Estratto da "Notizie"anno 2008, periodico STR Spa Società del Gruppo Il Sole 24ore

Comune di San Donà di Piave

Intervista con ’arch. Danilo Gerotto, Dirigente del 4° settore “Pianificazione - gestione del territtorio e attivita' produttive”

San Donà di Piave è un comune di 40.000 abitanti collocato nel bel mezzo del Veneto Orientale a ridosso del litorale balneare che ogni anno richiama nell’area milioni di presenze.
Il comune, in quest’ultimo periodo ha visto incrementare notevolmente i suoi abitanti passando dai 35.000 del 2001 agli oltre 40.000 attuali dimostrando un fenomeno di rilevate carattere demografico ma al tempo stesso ha posto implicitamente l’attenzione su un altrettanto importante aspetto urbanistico.
Infatti gli interventi edilizi che si sono avviati sul territorio comunale sia di natura residenziale sia di carattere produttivo sono stati molto numerosi.

L’espansione urbanistico-demografica che effetti ha prodotto ?

E’ di tutta evidenza che una dinamica urbanistico-demografica di queste dimensioni ha posto un problema di organizzazione e strutturazione degli uffici preposti al rilascio dei titoli abilitativi.

Inoltre, oltre a questo aspetto operativo, il mutato rapporto che si è venuto a creare tra il cittadino e l’Amministrazione ha imposto un ripensamento complessivo nell’impostazione dei servizi da rendere.

In che cosa si è tradotta questa revisione dei servizi?

La sfida da vincere era quella di trasformare la legittima necessità dell’ente di governare il territorio attraverso il rilascio dei vari permessi in un servizio reso al cittadino, in modo da far percepire la posizione dell’amministrazione non come contrapposta ai suoi legittimi obiettivi ma come struttura solidale al raggiungimento dei suoi scopi ultimi. In sostanza: “se c’è un diritto a realizzare un intervento perché non far sì che questo avvenga evitando errori da parte del cittadino?”
Questo è stato lo spirito fondante che ha ispirato l’azione dell’Amministrazione.

C’è stato un contributo della tecnologia in questo processo di rinnovamento ?

Certamente sì. È stato adottato il sistema informativo di ultima generazione denominato CNED .Net il quale si basa su una tecnologia multi strato, basata su oggetti, ed organizzata per un uso su Internet. Questo sistema ha posto le premesse affinché si potesse realizzare da una parte uno sportello telematico per la presentazione delle domande, la consultazione del loro stato di avanzamento, la verifica delle scadenze imposte dalla normativa da parte degli utenti finali e loro tecnici. Dall’altra un punto di riferimento per la gestione delle istruttorie tecnico-documentale ed urbanistiche, uno strumento per il controllo dei contributi di concessione incassati o da incassare ed un modello per le previsioni di incasso riferite al Bilancio.

Oltre a questo, si è voluto che le informazioni contenute nel software CNED .Net fossero direttamente leggibili con l’utilizzo di sistemi cartografici GIS e Web GIS per un immediato riscontro sul piano urbanistico della consistenza degli interventi sul territorio permettendo anche immediate verifiche circa gli aspetti tributari (vedi ICI), ad essi correlati. Un’altra funzione implementata con l’applicativo è stata la realizzazione del “Fascicolo digitale dell’edificio” che raccoglie le sue caratteristiche “storiche”, strutturali ed impiantistiche. 

Le caratteristiche di interoperatività di CNED.Net ci stanno mettendo nella condizione di realizzare l’integrazione con il protocollo informatico, la firma digitale e i sistemi di archiviazione documentale.

Quali altri risultati ha prodotto questo sforzo?

L’Ufficio, così riorganizzato al suo interno, ha convinto l’Amministrazione a coinvolgere anche i professionisti esterni, con i loro clienti, per l’utilizzo pieno dello sportello on-line delle pratiche (presentazione, consultazione, integrazione, modulistica, procedimenti, ecc.), arrivando a mettere a disposizione loro, una casella gratuita di Posta Elettronica Certificata con i relativi dispositivi di certificazione (Firma digitale).

Inoltre si è impostato un meccanismo di autorizzazione dell’utente che consente comunicazioni telematiche. Questa autorizzazione permette l’invio di gran parte degli avvisi utilizzando la posta elettronica, (lo scorso anno, il risparmio in raccomandate è stato di ca. 7.000/8.000 euro) e la de-materializzazione del processo, evitando quindi l’accumulo di documentazione particolarmente voluminosa e la preimpostazione di regole di archiviazione.

La competenza del fornitore vi ha aiutato in questa evoluzione ?

Senza dubbio. Ma anche la capacità di “ascoltare” le nostre esigenze e di conseguenza la ricerca della soluzione informatica più adatta al nostro lavoro.

Vi siete posti ulteriori obiettivi?

Siamo solo all’inizio. Aspettiamo le nuove direttive del Ministero sul “modello Unico digitale per l’edilizia (DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 6 maggio 2008) per dare ancora un nuovo impulso all’ottimizzazione dei processi produttivi interni all’Ente.

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